giovedì 10 novembre 2016

GOLOSARIA 2016, LA MIA ESPERIENZA





Da appassionata food lover, Golosaria si è rivelato un appuntamento imperdibile. Quest' anno, la rassegna di cultura e gusto, era incentrata sul tema " Dal cibo, le civiltà " e infatti tra gli espositori abbiamo trovato le civiltà del latte e dei formaggi, la norcineria, le civiltà dell' acqua e dei cereali, oltre all' arte del conservare i cibi. Tra i temi a cuore di Golosaria, incentivare il consumo di frutta e verdura, l' educazione alimentare, non sprecare il cibo e soprattutto vivere la cucina di casa.

La rassegna contava 200 produttori food, 100 cantine e 12 food street, perchè se è vero che il cibo di strada è un piacere per tutti, lo street food qua è arrivato nella cucina dei produttori, offrendo tra le varie proposte la panissa e il burger di riso di Riso Goio 1929 Dop, con cui ho collaborato in passato, o i piatti della tradizione brianzola offerti da Consorzio Brianza che nutre. Tante offerte di qualità per il cibo di strada, che hanno accontentato i gusti di tutti: panini con salmone canadese, street food di pesce de i Lupi di Mare e tanto altre leccornie per veri appassionati.

Golosaria ha offerto show cocking interessanti con protagonisti gli chef della tradizione e dell' innovazione, dimostrazioni e assaggi degli artigiani, corsi di cucina avanzata per operatori, un grande palco dove si sono tenuti talk interessanti ed incontri, i consigli della Grill Academy con ricette, consigli e lezioni sul mondo del grill e tanto altro ancora.

Golosaria, per me, è stata anche l' occasione per scoprire nuovi prodotti, per incontrare aziende che mi hanno colpito nel mio cammino di blogger, che sono state ospiti con i loro prodotti nella mia cucina. E' stato un viaggio all' interno del gusto, dove ho potuto assaggiare prodotti di qualità, azzardando anche assaggi di prodotti su cui sono sempre stata restia, ma su cui alla fine ho dovuto ricredermi. Nel mio percorso a Golosaria sono stata accompagnata da Davide, marito nonchè fotografo e collaboratore del blog e da Simone Matrisciano, giornalista del giornale A Tavola. Vi racconto la mia esperienza a Golosaria, attraverso alcuni scatti fotografici e considerazioni.






Sui vini Travaglini Gattinara, ho scritto un articolo recentemente. Vini fatti con passione e tradizione, vini che si contraddistinguono ad iniziare dalla celebre bottiglia squadrata, una speciale bottiglia che trattiene
l' eventuale sedimento che un Gattinara, riposando negli anni, può avere. Il vitigno Nebbiolo è considerato a ragione uno dei più nobili in Italia e all' estero, da cui si ottengono vini austeri da lungo invecchiamento. Dei vini notevoli con spiccate note minerali data dalla composizione del terreno situato ai piedi della catena del Monte Rosa. Ma Travaglini Gattinara ha anche investito nel progetto Nebbione, il metodo classico ottenuto dalla punta delle uve nebbiolo e dando vita a Nebolè, un Nebbiolo Brut Extra Dry, dalle ricche bollicine.





E poi tra una degustazione e l' altra, vieni attratta dal packaging di Ideariso. Io amo il riso. E' risaputo. Ti fermi a fare due chiacchiere e scopri passione e voglia di valorizzare il proprio territorio. Sono rimasta piacevolmente colpita dai tre signori in foto con me, che fanno parte del gruppo di agronomi che con tenacia sono riusciti a proporre il riso italiano per eccellenza, rispettando natura e ambiente. Belle persone, persone che mettono entusiasmo in quello che fanno, persone che ho piacere a sostenere in questa loro nuova avventura, dal momento che Ideariso è una novità sul mercato da un paio di mesi. Le loro risaie si trovano nelle province di Pavia, Vercelli e Novara, producono diverse varietà di riso, tra cui la varietà storica del Gigante Vercelli. A Vercelli il Gigante identificava un’antica varietà di riso, i suoi chicchi sono particolarmente grandi e resistenti, rimangono separati durante la cottura evitando l' effetto colla e inoltre nella sua coltivazione non necessita dell’utilizzo di funghicidi. Il recupero si deve al progetto di Ideariso. Prossimamente ricette con il loro riso.





Con buona pace dei vegetariani, lo stand di Tutto Toscano Salumi è un vero tripudio per gli occhi e le papille gustative... una delle degustazioni più piacevoli fatte. L' azienda Tutto Toscano Salumi di Marco Piacenti ha sede a San Miniato Basso ( Pi ) e ha iniziato le prime prove di produzione nel marzo 2015, contando
sull' esperienza del sig. Marco Piacenti, maturata presso aziende di famiglia che si sono sempre occupate della produzione di salumi. Marco sa come prenderci per la gola con l' arte della norcineria regionale, conosce molto bene le tecniche tradizionali toscane di produzione e dei salumi e ha avuto prolungate esperienze di produzione di prodotti anche commerciali con ricette industriali e standardizzate. Con Tutto Toscano Salumi, il sig. Marco vuole riportar in tavola quei sapori, odori e colori di un tempo, collegati all' antica tradizione toscana.
L’azienda produce salsicce, spalle, rigatini, gote, salami toscani, finocchione, sbriciolone, prodotti a base di tartufo e di cinghiale toscano (salsicce, salami e prosciutti) utilizzando materie prime di provenienza regionale (carne di suini nati, allevati e macellati in Toscana, sale di Volterra per gli insaccati e marino per i salati, vino rosso ed aglio fresco) legati a mano in budelli naturali. Non posso descrivervi il profumo, il sapore e la bontà dei salumi degustati, dalla finocchiona, alla sbriciolona, dal salame di cinghiale alle salsicce fresche con tartufo. Ma di Tutto Toscano Salumi torneremo a parlare prossimamente, perchè i loro prodotti meritano e tanto.




Potevo forse passare indifferente davanti allo stand di Ciacco Gelato senz' altro? Parliamo di un gelato di alta qualità, senza additivi, emulsionanti, coloranti od aromi aggiunti. Un gelato corposo, ma digeribile, realizzato con materie prime selezionate. Deliziose creme e sorbetti al pistacchio, stracciatella, zabaione e accostamenti originali creati da Stefano Guizzetti, il tecnologo alimentare parmense che ha creato Ciacco Gelato senz' altro, come Quasi Cheesecake, Grano del Miracolo e Tè Verde Matcha. Io mi sono deliziata con il gusto Bergamotto della Calabria. Ciacco Gelato senz' altro si trova a Milano in via Spadari 13, oltre che a Parma e a Bergamo.





Arte e poesia per le etichette dei vini Cà del Conte. Vini che si localizzano immediatamente per il loro stile. Vengono coltivati e prodotti nelle colline dell' Oltrepo Pavese, vicino ai Colli Tortonesi. Pinot nero, pinot grigio, chardonnay solo per citarne alcuni. La coltivazione segue i dettami dell’agricoltura biologica, la fermentazione è senza lieviti perchè sfrutta quelli già esistenti sull’acino, usano solo acciaio nell’affinamento e lunghe macerazioni anche per i vini bianchi.Vini gradevoli al palato, che si fanno notare.


 





Sorprendente la degustazione dei formaggi pecorini affinati in grotta de Le Affinità Gustative! Parliano di un piccolo laboratorio di stagionatura e affinamento dei formaggi pecorini e caprini situato nel cuore del centro storico rinascimentale di Mondavio, nelle Marche in provincia di Pesaro-Urbino.
Il laboratorio è costituito da una cantina e un' antica grotta tufacea sotterranea. Qui i formaggi semi-stagionati e lavorati a latte crudo acquistati da un produttore locale di fiducia vengono affinati in produzioni limitate, impiegando foglie, fieni, fiori di origine biologica, riprendendo e sviluppando sapienze e tecniche antiche radicate nel territorio. Il rispetto di questi saperi permette di creare formaggi tradizionali, tutelati dalla Regione Marche con apposite deroghe, riconosciuti prodotti agroalimentari tradizionali ( PAT ).
Claudia Ridolfi, la giovane e intraprendente titolare, ha ripreso l' attività di famiglia che gestiva un' azienda agricola casearia e si è concentrata sulla parte finale della filiera produttiva, l' affinamento e la stagionatura dei formaggi. Grazie anche alla vicinanza della madre, che le trasmette la sua competenza nel settore caseario, Claudia sta sviluppando pochi ma pregiati formaggi unici, il cui gusto e carattere sono il risultato di accostamenti di sapori e odori che si fondono e confondono all' interno di grandi botti di rovere e orci di terracotta.
Una degustazione guidata passo, passo da Paolo Leone, esperto del mondo lattiero-caseario, di sei tipi di pecorino Le Affinità Gustative, assaggiati seguendo un ordine ben preciso, senza l' ausilio di mieli o composte, per gustarli in tutta la loro purezza e godere così a fondo delle sfumature distintive. Nascono così il Classico, stagionato per 6 mesi, il Maggengo, affinato con il fieno di maggio appena tagliato e fiori d' acacia che, ricchi di profumi, rilasciano molteplici aromi, il Casecc, affinanto in foglie di noce dal gusto deciso e il Crusca, con le forme interamente ricoperte di crusca secondo un antico metodo utilizzato per la conservazione, che si mantiene così morbido e pastoso nonostante la stagionatura. Il Crostavino, lavorato con vino rosso Piceno aromatizzato all' alloro e finocchietto selvatico, ideale per l' aperitivo, l' Ipogeo, affinato con paglia e una particolare erba aromatica locale, segreta, che conferisce al formaggio un sapore unico e infine l' Ampelos, affinato in foglie di vite che rilasciano il profumo di mosto e uva matura e Crostapepe, affinato in strutto e pepe in un crescendo di aromi e gusti.
Vi ho fatto venire fame? Non mi stupisco che Le Affinità Gustative siano stati premiati a Golosaria con il
" Riconoscimento Golosario " e una menzione speciale di Paolo Massobrio sulla guida. Non sono mai stata una grande amante dei pecorini, ho sempre pensato che avessero un gusto troppo deciso per il mio palato, ma ho dovuto ricredermi con i loro pecorini, anche grazie ai consigli del sig. Paolo che ci ha suggerito come degustarli per godere appieno delle qualità organolettiche. Dei pecorini davvero gradevoli al palato, mai eccessivi, ricchi di percezioni e... buoni.





Orgogliosa di presentare anche il Birrificio Artigianale Amalu, che ha sede nella mia provincia, Varese. Amalu racconta una storia di famiglia e di passione: è l’acronimo dei tre titolari Angela e Mariagrazia Castiglioni e Luciano Mirata, il mastro birraio, un vero personaggio!
Le birre sono ispirate alla tradizione belga, vengono utilizzati malti, luppoli e lieviti delle migliori qualità. Sono birre che vanno a soddisfare un ampio numero di palati, dai sapori unici. Ad oggi hanno in catalogo novi tipi di birre, di cui una stagionale, Castana, una doppio malto color ambrato ramato tendente al rosso, intenso profumo e sapore di castagna dovuto al miele di castagno utilizzato, schiuma fine e pannosa persistente. Tra le altre birre con disponibilità annuale troviamo Gimon, Frumi, Marty, Biker Beer, Smoky, Ami, Mary J. e Tripppel, di colore biondo intenso, sentore e sapore speziato, particolarmente alcolica grazie alla grande quantità di malti utilizzati, schiuma fine e compatta. Ricordiamoci che le birre si accompagnano splendidamente a vari tipi di pietanze e non solo alla pizza!!! Prossimamente spero di andare a visitare il Birrificio Artigianale Amalu dal suo interno e condividere con voi la mia esperienza.





Il salumificio La Rocca è una mia vecchia conoscenza. Ho avuto modo di partecipare ad un loro contest e di provare la bontà dei loro salumi. Si trova nel cuore dell' Appennino, a Castell' Arquato, un borgo medioevale ricco di storia e di tradizioni. Selezione delle materie prime, utilizzo solo di ingredienti naturali arricchiti da spezie, seguendo le tradizionali ricette, passione e professionalità, rendono questi salumi unici.
Tra le eccellenze del salumificio, i tre salumi piacentini Dop, la coppa definita la Regina, la Castellana ovvero la pancetta Dop e il Principe, ovvero il salame Dop. Non saprei scegliere tra tanta bontà. Ma il salumificio vanta un ricco catalogo tra salami, coppe stagionate, pancette, fiocchi, culatelli ed insaccati freschi.





La Casa Vinicola Pietro Nera è una cantina tra le più importanti e prestigiose della Valtellina, con una lunga tradizione nella valorizzazione e nella promozione del territorio, nella coltivazione dei vigneti e nella produzione di vini di alta qualità con caratteristiche uniche, ai quali sono stati attribuiti attestati di merito nei diversi concorsi nazionali ed internazionali. Io ho amato Inferno, ottenuto da uve Nebbiolo, localmente denominate Chiavennasca e da uve autoctone e storiche quali Pignola e Rossola. Efesto®, Dio del fuoco, è il nome di questo Valtellina Superiore D.O.C.G. e fa parte della produzione denominata Vini degli Dei®. Deve invecchiare per un minimo di 24 mesi di cui almeno 12 in botti di rovere prima di essere messo in commercio. Prossimamente spero di poter visitare la Casa Vinicola Pietro Nera.





Tra le belle sorprese di Golosaria, anche l' alleanza tra due aziende vinicole, Santa Giustina e Mossi 1558, nata per esaltare il territorio della Val Tidone. Siamo nella provincia di Piacenza, dove tra colline, vigneti e boschi, la bellezza è generosa ed incontaminata. L' obiettivo principale che scaturisce dalle parole di Gaia Bucciarelli di Santa Giustina e di Silvia Mandini di Mossi 1558, è di esaltare i loro vini, cancellando
la convinzione degli estimatori del vino, che la loro zona produce solo vini frizzantini di poca struttura.

Santa Giustina è un borgo incantevole, il cui terreno argilloso conferisce ai vitigni caratteristiche uniche. Le vigne sono all' interno di una riserva faunistica dove l' habitat di numerosi animali viene rispettato. Nascono così vini Doc legati alla tradizione del territorio ed etichette di gran design dai colori differenti che riconducono alle percezioni sensoriali dei vini. Malvasia, Bonarda, Barbera, Gutturnio, sono solo alcuni dei dei vini proposti. Io ho una menzione speciale da fare a 1937, prodotto di punta dell' azienda che ho avuto il piacere di degustare, uno spumante dry rosè, dalla ricetta esclusiva. Freschezza piacevole, tante bollicine, ma una morbidezza incredibile.

Mossi 1558 ha radici antichissime, ben 14 generazioni si sono succedute, fino a quando nel 2014 l' azienda è stata rilevata dalla famiglia Profumo, con l' intento di portare avanti la tradizione della cantina, unitamente ad un progressivo rinnovamento delle tecniche e dei processi di produzione. Grande attenzione nel salvaguardare i vini del territorio, ossia Ortrugo e Gutturnio, ma la cantina è fornitissima: Malvasia Rosa, vini rossi e bianchi frizzanti, Vin Santo Doc, Spumante Brut, Dolce e Metodo Classico.

E si conclude qua la mia esperienza a Golosaria. Alla prossima.
Sabina
Dopo 14 generazioni passa di mano la vitivinicola Mossi, tra i nuovi proprietari il banchiere Profumo







2 commenti:

  1. deve essere stata un'esperienza magnifica
    quante delizie vedo in foto
    buon giovedì, un abbraccio
    <<< tr3ndygirl fashion & beauty blogger >>>

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  2. un'esperienza davvero mistica immergersi in cotante golosità :) buona serata bella!

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