martedì 27 gennaio 2015

IL MIO RISOTTO VIOLA.






Oggi voglio presentarvi una ricetta semplicissima, ma tanto bella a vedersi. Una ricetta che sorprendera' di sicuro i vostri ospiti, per la particolarita' del suo colore... Sappiamo tutti quanto siano importanti le verdure nella nostra alimentazione, in questa fredda stagione, abbondano cavolfiori, broccoli, cavoli, costano poco e fanno tanto bene al nostro organismo. Io adoro il cavolo cappuccio. Contiene un' alta percentuale di acqua e un basso valore energetico, solo 20 kcal per 100 g di prodotto, e' ricco di ferro e fibre, ha proprieta'
antinfiammatorie e rinforza il nostro sistema immunitario. E poi, nel caso del cavolo cappuccio rosso, ha quel caratteristico colore viola, che dona brio ai nostri piatti. Passiamo alla ricettina, in cui ho utilizzato l' ottimo Carnaroli del Principato di Lucedio.

RISOTTO CON CAVOLO CAPPUCCIO E ROBIOLA

Ingredienti per 4 persone:
200 g di cavolo cappuccio rosso
300 g di riso Carnaroli Principato di Lucedio
100 g di robiola
30 g di burro
olio extravergine di oliva
mezzo bicchiere di vino bianco secco
sale
brodo vegetale q.b.
Preparazione: tritare finemente il cavolo cappuccio lavato ed asciugato. Metterlo in una padella antiaderente con un filo di olio e farlo appassire brevemente, poi aggiungere un mestolo di brodo caldo. Fare cuocere a fuoco basso per 10 minuti, in seguito alzare la fiamma e aggiungere il riso, facendolo tostare un minuto. Sfumare con il vino e lasciare evaporare. Portare a cottura il riso, mescolando e allungando con il brodo, man mano che viene assorbito. Aggiustare di sale. Spegnere, mantecare con il burro e la robiola. Coprire per un minuto ed impiattare.




Sono rimasta davvero sorpresa dal risultato di questo risotto, pensavo che il cavolo desse un sapore molto forte e marcato, invece era di una delicatezza incredibile, certamente ingentilito dalla robiola. Volendo potete usare anche qualche altro tipo di formaggio, l' importante e' che abbia una punta di acidita' proprio come la robiola. Si puo' arricchire anche con striscioline di speck, ma io lo preferisco in questa versione pulita. Come sempre ringrazio il Principato di Lucedio per l' eccellenza del suo riso.

Sabina Sirianni.



domenica 25 gennaio 2015

CACCAVELLA AL PROFUMO DI MARE






Quando sono venuta a conoscenza del contest " La vita e' bella! " ( se cucini la caccavella ) indetto da Celiaca per Amore, non ho potuto fare a meno di chiedermi cosa fosse questa caccavella... Ho cosi scoperto che la caccavella, e' un formato di pasta incredibilmente gigante, ideato per essere riempito con quello che piu' ci piace e prodotto da La Fabbrica della Pasta Senza Glutine. Caccavella, in napoletano significa pentola, infatti la nostra caccavella, si presta ad essere riempita proprio come se fosse una piccola  pentola.

Cosa mi ha spinto a partecipare a questo contest? Innanzittutto la voglia di mettermi in gioco, in secondo luogo per fare un regalo a tutti i miei lettori che sono intolleranti al glutine, ideando una ricetta totalmente gluten free. Siete pronti a seguirmi in questa rivisitazione di un piatto classico della cucina mediterranea? Con questa ricetta partecipo quindi al Contest " La vita e' bella! "




CACCAVELLA AL PROFUMO DI MARE

Ingredienti per 2 persone:
2 caccavelle La Fabbrica della Pasta Senza Glutine
200 g di melanzane
200 g di pesce spada
300 g di pomodorini Datterino
3 spicchi di aglio
mezzo bicchiere di vino bianco
sale q.b.
basilico
olio extravergine di oliva
olio di semi di girasole
Preparazione: lavare le melanzane, togliere la buccia, tagliarle a dadini, salarle e metterle a scolare in uno scolapasta per 20 minuti. Nel frattempo preparare un sughetto di pomodoro fresco: in una padella mettere un filo di olio evo, uno spicchietto di aglio, 200 g di pomodorini a pezzetti, sale e basilico spezzettato. Cuocere una decina di minuti, poi passare al mixer. Tenere da parte. Scolare le melanzane dalla loro acqua rilasciata, asciugarle bene con carta assorbente. In una padella antiaderente, fare rosolare uno spicchio di aglio con olio di semi , quando sara' imbiondito, eliminarlo e friggere le melanzane. Scolarle e metterle su carta assorbente a perdere l' olio in eccesso. Tagliare il pesce spada a cubetti. In una padella scaldare l' olio evo con uno spicchio di aglio e rosolarlo. Aggiungere lo spada e farlo rosolare un paio di minuti. Sfumare con il vino, quando sara' evaporato, eliminare l' aglio e aggiungere i rimanenti pomodorini a pezzetti. Salare e cuocere qualche minuto. Nel frattempo avrete messo a sbollentare le caccavelle per 15 minuti, cosi come riportato sulla confezione. Passare al mixer oltre la meta' delle melanzane, conservando l' altra parte a tocchetti. Nella padella del pesce spada, aggiungere quindi la crema di melanzane, le melanzane a tocchetti ed amalgamare delicatamente. Scolare le caccavelle, metterle su un canovaccio pulito e riempirle con il sughetto. Prendere una teglia, mettere sul fondo un leggero strato del sugo di pomodori, aggiungere le caccavelle e condirle con un filo di olio. Passare in forno caldo a 180 gradi, per circa 15 minuti. Sfornare e decorare con basilico fresco.





Buon appetito con le caccavelle, che ben si prestano ad un sacco di ripieni differenti, ma che io ho pensato cosi, al profumo di mare e rese cremose dalla crema di melanzane fritte. Assolutamente da provare, ve lo assicuro!

giovedì 22 gennaio 2015

POLLO AL FORNO CON PATATE






Forse sara' un piatto banale, ma anche un piatto tradizionale deve essere cucinato ad hoc e nel corso degli anni, ho sperimentato tante ricette e varianti, fino a giungere alla ricetta perfetta per un pollo arrosto strepitoso, rosolato fuori, ma con la carne morbida e succosa all' interno... Avete presente il tanto lodato pollo allo spedio che vendono in rosticceria? Buono si, ma peccato che la carne all' interno appare sempre un po' stopposa. E cosi girovagando sul web, provando e riprovando le varie versioni, sono arrivata a questa ricetta vincente. Tanti piccoli accorgimenti, tipo il burro al posto dell' olio che non evapora, invece del trito di erbe aromatiche, una spolveratina in superficie di paprika dolce che non brucia, il limone all' interno che ingentilisce il gusto della carne e la copertura con un foglio di alluminio. Veniamo alla ricetta.

POLLO AL FORNO CON PATATE
Ingredienti per 4 persone:
1 pollo gia' pulito di circa 1 kg
mezzo limone
burro q.b.
sale, pepe e paprika dolce
6 patate medie Laura di Patata del Fucino
Preparazione: lavare il pollo sotto l' acqua corrente e asciugarlo bene. Con dei fiocchetti di burro, massaggiare il pollo in ogni sua parte. Salare e pepare. Aggiungere una spolverata di paprika e pressare bene con le mani per farla aderire alla superficie. Insaporire l' interno del pollo con sale, un pizzico di pepe e i due quarti di limone. Coprire il pollo con un foglio di alluminio a mo' di coperta, solo la parte sopra ed i lati. Foderare una teglia, mettere il pollo ricoperto e cuocere in forno caldo a 220 gradi per 40 minuti. Nel frattempo pelare e lavare le patate. Tagliarle a pezzetti non troppo piccoli e lessarle 10 minuti in acqua bollente. Dopo mezzora di cottura del pollo, aggiungere le patate ben scolate e asciutte ed infornare. Dopo altri 10 minuti, togliere il foglio di alluminio al pollo e portare a cottura, ci vorra' circa un' altro quarto d' ora, di cui gli ultimi minuti con la funzione grill.


 


Vi assicuro che rimarrete stupiti dalla succosita' della carne all' interno. Per quanto riguarda Patata del Fucino, non delude mai le aspettative in qualsiasi modo le si cucini.

mercoledì 21 gennaio 2015

STRUCCARSI DELICATAMENTE CON GEOMAR







Dovete sapere che i miei occhi sono molto sensibili, al punto che anche in inverno devo spesso portare gli occhiali da sole, perche' la luce diretta mi da fastidio e mi fa strizzare continuamente gli occhi...Immaginate quanto sia difficile, per me, trovare uno struccante che sia davvero delicato per i miei occhi, che non me li faccia bruciare, arrossare, lacrimare e allo stesso tempo strucchi efficacemente senza dovermi strofinare energicamente gli occhi.

Finalmente ho trovato il prodotto ideale per me, quello che promuovo totalmente e che ho scoperto sugli scaffali del mio ipermercato di fiducia. Vi parlo di Geomar Viso e dello Struccante Occhi Lenitivo, ideale per le pelli sensibili. Vi ricordo che tutti i prodotti Geomar Viso, contengono almeno il 95% di ingredienti di origine naturale, in parte ottenuti da agricoltura biologica, per garantire alla pelle, anche a quelle super delicate, un' azione soft ed efficace.




Lo Struccante Occhi Geomar, e' nello specifico un' acqua micellare, le cui micelle, piccole sfere detergenti, eliminano con efficacia qualsiasi tipo di trucco, vi ricordo che io sono solita abbondare con eyeliner e mascara. Contiene fiore di Altea Biologico e Aloe Vera. Ho provato un sacco di struccanti, alcuni anche molto costosi, biologici e non, e ho sempre avuto il problema degli occhi che bruciavano e si arrossavano, senza tenere conto che certi struccanti non andavano a rimuovere tutto il make-up sugli occhi. Certo per eliminare il trucco devo fare almeno un paio di passate sugli occhi, ma considero questo struccante favoloso. L' ho pagato qualcosa meno di 3,50€, ora non ricordo di preciso, contiene 150 ml di prodotto, e' un' acqua micellare freschissima, che elimina qualsiasi traccia di make-up senza strofinare troppo gli occhi, basta applicarne una piccola quantita' su un batuffolo di cotone e passare delicatamente piu' volte. La cosa fantastica e' che NON brucia, quindi finalmente posso dire di aver trovato il MIO struccante occhi. Non contiene parabeni, siliconi, coloranti, oli minerali, alcool e profumo.

Inci: aqua ( water ), glycerin, peg-7, glycerin cocoate, polysorbate 20, althaea officinalis extract ( althaea officinalis root extract ), aloe barbadensis leaf juice, maris sal ( sea salt ), disodium edta, sodium hydroxide, benzyl alcohol, dehydroacetic acid, sodium dehydroacetate, methylisothiazolinone.

domenica 18 gennaio 2015

LE MIE PATATE IN CARROZZA





L' idea di queste patate vi gusta? Sono semplicissime da fare, anche se il procedimento non e' proprio veloce e soprattutto e' una ricetta che di light ha davvero poco... Per prima cosa, dovete procurarvi delle ottime patate, io ho scelto le patate della varieta' Agria di Patata del Fucino a pasta farinosa, di un color giallo intenso e che esteticamente si prestano benissimo.

LE MIE PATATE IN CARROZZA

Ingredienti:
4 patate Agria di Patata del Fucino
 8 fette di prosciutto crudo
4 fette di fontina
2 uova
pangrattato q.b
sale
olio per frittura
Preparazione: pelare e lavare le patate. Metterle in una pentola e ricoprirle di acqua fredda. Portarle a cottura, salando leggermente l' acqua, scolarle con delicatezza quando sono molto al dente, le patate non devono affatto rompersi. Farle raffreddare su un canovaccio. Tagliarle a fette non troppo fini, per il verso della lunghezza. Su ogni fetta, mettere mezza fetta di prosciutto crudo e mezza di fontina, chiudere con
un' altra fetta di patata. Passare nell' uovo sbattuto e nel pangrattato, pressando bene e sigillando i bordi con piu' passate. Friggere in abbondante olio caldo fino a doratura. Scolare su carta assorbente e servire con ciuffi di maionese delicata.




Per la farcitura delle vostre patate in carrozza, potete dare libero sfogo alla vostra fantasia... Credo che prosciutto cotto e sottiletta, speck e provola, possano essere delle varianti altrettanto valide. Ma sarete voi, e quello che avete in frigo, a decidere che ripieno avranno le patate. A me non rimane che augurarvi buon appetito!

martedì 13 gennaio 2015

RISOTTO ALLO SPUMANTE DOLCE E GAMBERONI





Come promesso, eccomi qui a presentarvi un' altra ricetta in cui ho utilizzato il riso del Principato di Lucedio. Nello specifico, questa volta, ho provato la qualita' Arborio, il riso che rivaleggia per fama con il Carnaroli. Ha il chicco grande, con una buona percentuale di amilosio, media collosita' e buona tenuta alla cottura. Ideale per risotti, minestre, insalate e timballi.

Vi lascio quindi la ricetta del mio Risotto allo spumante dolce e gamberoni, la particolarita' di questo risotto, sta proprio nella scelta dello spumante dolce, anziche' il solito secco che si usa in ricette simili.  La dolcezza dello spumante, conferira' al risotto quel certo tocco in piu' in gradevolezza. Questa ricetta e' particolarmente adatta per una cena romantica con il proprio partner, visto che i gamberoni, in quanto crostacei, rientrano nella lista dei cibi afrodisiaci, in quanto ricchi di fosforo, calcio, ferro, iodio e vitamina B. Oppure è l' idea perfetta per il menù delle feste, decidete voi.

Ingredienti per 2 persone:
160 g di riso Arborio Principato di Lucedio
150 ml spumante dolce
15 g di burro
6 gamberoni
2 piccoli scalogni
brodo vegetale q.b.
1 spicchio di aglio
1 bustina di zafferano
1 cucchiaio di scorza di limone grattugiata
sale, pepe e prezzemolo
Preparazione: tritare finemente gli scalogni e l' aglio, farli dorare in una padella antiaderente con il burro. Mettere il riso e la scorsa del limone, mescolare e lasciare tostare 2/3 minuti. Aggiungere lo spumante. Lasciare sfumare e aggiungere un paio di mestoli di brodo caldo in cui avremo diluito lo zafferano. Portare a cottura, mescolando in continuazione e aggiungendo il brodo, man, mano che viene assorbito. Cinque minuti prima del termine della cottura, unire i gamberi precedentemente puliti e lavati, aggiustare di sale e pepe, amalgamare bene e versare ancora un goccino di spumante per dargli un tocco di cremosita'. Spegnere e mantecare con burro e prezzemolo tritato. Coprire e lasciare riposare un minuto, prima di servire.




Ancora un grazie al Principato di Lucedio, per l' eccellenza di questo riso. Alla prossima ricetta.
Sabina Sirianni.

lunedì 12 gennaio 2015

SPAGHETTI BRESAOLA E POMODORINI






Dopo i bagordi delle feste, si sente la necessita' di tornare a cibi piu' normali e non troppo calorici. Il gusto e' sempre una prerogativa dei miei piatti, non mi piacciono i sapori anonimi, quindi cerco sempre di proporre piatti che vadino a soddisfare il palato. Ecco oggi una ricettina estremamente semplice e veloce da preparare.

Ingredienti per 2 persone:
180 g di spaghetti n.5 Barilla
70 g di bresaola a fette sottili
100 g di pomodorini ciliegini
mezzo scalogno
prezzemolo
olio extravergine di oliva Sasso
sale e pepe
scaglie di grana q.b.
Preparazione: tritare fine lo scalogno e farlo rosolare in una padella antiaderente, con due cucchiai di olio. Aggiungere i pomodorini lavati e tagliati a spicchi, condire con sale e pepe e fare saltare per circa due minuti a fiamma vivace. Tritare fine il prezzemolo e tagliare la bresaola a straccetti. Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua bollente salata, scolare al dente e fare saltare in padella con il condimento di pomodorini, per un paio di minuti a fiamma vivace. A fuoco spento, aggiungere gli straccetti di bresaola, spolverizzare con il prezzemolo, condire con un filo di olio a crudo e cospargere di scagliette di grano.




Buon appetito, alla prossima ricetta.

venerdì 9 gennaio 2015

LA MIA PIADINA TIROLESE " A MODO MIO " ARTIGIANPIADA






A casa mia la piadina risolve tanti pranzi o cene, dove non si ha tempo ( o voglia, ebbene si, anche
un' amante della cucina come me, ogni tanto non ha voglia di spignattare ai fornelli ) di pensare a cosa cucinare.

E cosi, basta aprire la dispensa ed accorgersi fortunatamente, di una confezione di L' Extravergine di
Artigianpiada srl, sopravvissuta a marito e figlio, che aspetta solo di essere arricchita dalle mie mani e dalla mia fantasia. Ho creato una piadina specialissima, un mix irresistibile di sapori, che mi sono gustata fino all' ultimo boccone e che, non mi vergogno a dirlo, ne avrei volentieri fatto il bis, se l' altra non fosse stata destinata al marito...




PIADINA TIROLESE " A MODO MIO "
Ingredienti per 2 piadine:
2 piadine L' Extravergine Artigianpiada srl
1 mazzetto di erba cipollina
2 pomodori piccoli abbastanza maturi
100 g di stracchino
4 fette di scamorza affumicata
8 fette di speck Alto Adige
Olio extravergine di oliva
Sale q.b.
Procedimento: lavare e tagliare i pomodori a fettine. Tritare l' erba cipollina, tranne alcuni fili che serviranno per la decorazione del piatto. Scaldare le piadine per un minuto, su una piastra ben calda. Toglierle dal fuoco. Spalmare le piadine con lo stracchino, mettere le fette di pomodoro, condirle con un filo di olio. Ricoprire con le fette di scamorza, poi con lo speck. Aromatizzare con l' erba cipollina. Ripiegare la piadina a meta' e passare sulla piastra calda per un minuto. Impiattare decorando con fili di erba cipollina e una rosellina di speck.




E allora cosa aspettate a provare questa ricettina? Un mix di sapori davvero unico. Con Artigianpiada srl, non si sbaglia mai.

mercoledì 7 gennaio 2015

PATATE RICCHE A FISARMONICA










Le feste sono passate, ma nella mia cucina si prepara sempre qualcosa di buono e sfizioso. Come queste patate ricche a fisarmonica. Ho utilizzato la varieta' Laura di Patata del Fucino, una patata rossa che ha una bella polpa soda e compatta, che rimane consistente anche dopo lunghe cotture. Le patate Laura si possono utilizzare al forno, fritte, per fare gnocchi o piatti in umido.


Ingredienti per 2 persone:
4 patate medie Laura di Patata del Fucino
4 fette di pancetta
4 fette di formaggio tipo Leerdammer
sale e pepe
rosmarino
olio extravergine di oliva
burro q.b.
Preparazione: sbucciare le patate, lavarle e asciugarle bene. Con un coltellino affilato, tagliare le patate a fettine non troppo sottili, stando attenti a non arrivare sul fondo. Sistemare le patate in una pentola, coprirle di acqua fredda e portare a bollore. Dal momento che l' acqua bolle, cuocere 10 minuti circa. Scolare e tamponare le patate con carta assorbente. Farcite con pancetta e formaggio, alternando.




Mettere in una teglia unta di olio, cospargere le patate con un trito di rosmarino, una spolverata di sale e pepe ed un filo di olio extravergine di oliva. Cuocere per circa 30/40 minuti in forno caldo a 180 gradi. Qualche minuto prima della cottura, mettere sulla superficie delle patate qualche fiocchetto di burro.




Avvolgete ogni singola patata in un tovagliolino e... buon appetito! Grazie Patata del Fucino.

martedì 6 gennaio 2015

IL PRINCIPATO DI LUCEDIO, prezioso alleato nella mia cucina.







Sappiamo bene quanto sia importante, in cucina, scegliere solo prodotti di qualità per la realizzazione dei nostri piatti. Per il cenone dell'ultimo dell'anno, che si è svolto a casa mia, ho pensato per i miei ospiti ad un bis di primi, ed essendo io un'amante del riso, ho deciso di realizzare un risotto gustoso e corposo, ma bello da vedersi, perché anche l'occhio vuole la sua parte.
Ho cercato con puntiglio un riso che non mi facesse sfigurare con gli ospiti e la scelta è ricaduta sul riso del Principato di Lucedio. Vi chiederete perché la mia scelta sia ricaduta proprio su questo brand... Semplice, mi ha incuriosito il fatto che, l'abbazia di Lucedio, fondata nel lontano 1123 dai monaci Cistercensi, sia stata la prima ad introdurre in Italia la coltivazione del riso. Ho voluto cosi provare la qualità del primo riso coltivato nel nostro paese, che con quasi nove secoli di esperienza e l'amore per le tradizioni, hanno portato l'Azienda Agricola Principato di Lucedio ad essere un vero e proprio punto cardine nella produzione del riso e tanti altri prodotti rinomati nel mondo per l'altissima qualità offerta.







Il Principato di Lucedio, è un luogo incantato dove perdersi nella magica atmosfera dei tempi che furono, che lo videro motivo di scontro tra importanti casate italiane, che fu per un periodo proprietà di Napoleone, visitato da ben tre pontefici nel corso dei secoli e che oggi è di proprietà della contessa Rosetta Clara Cavalli d'Olivola Salvadori di Wiesenhoff.
Oltre alle coltivazioni di riso, Lucedio si presenta come una vera e propria area protetta nel cuore del Piemonte, in provincia di Vercelli, dove al suo interno vive la tipica fauna delle risaie. Una vera e propria oasi di pace, aperta al pubblico per eventi, visite guidate dove perdersi tra bellezze artistiche, antiche tradizioni e sapori della cucina e dove è anche possibile acquistare i prodotti coltivati.
Oggi voglio presentarvi quindi una semplice ricetta, realizzata con un grande classico della nostra gastronomia tradizionale, conosciuta in tutto il mondo, una pregiata qualità di Carnaroli, guardate solo quanto è bella la confezione.
Il Carnaroli è considerato uno dei migliori risi italiani. L'amido contenuto nei suoi chicchi, è ricco di amilosio che li rende consistenti, di ottima tenuta alla cottura ed eccellente capacità di assorbimento. Ideale per i risotti gran gourmet, per le insalate di riso proprio per l'aspetto dei chicchi ben sgranati.





RISOTTO ZUCCA E ZOLA
Ingredienti per 4 persone
280 g di Riso Carnaroli Principato di Lucedio
300 g di zucca
100 ml di vino bianco secco
brodo vegetale q.b.
qualche foglia di salvia
40 g di parmigiano grattugiato
160 g di gorgonzola dolce
1 scalogno
2 cucchiai di olio Extravergine di Oliva
petali di parmigiano q.b.
sale e pepe

Preparazione: pulire e tagliare la zucca a cubetti di 1 cm. Tritare lo scalogno finemente. Lavare un paio di foglie di salvia e asciugarle. Tagliare a pezzetti il gorgonzola. Scaldare il brodo vegetale. Scottare un paio di minuti i cubetti di zucca, in acqua bollente. Scolarli bene. In una pentola antiaderente mettere l'olio con lo scalogno, accendere il fuoco e fare dorare dolcemente lo scalogno. Unire la zucca, un pizzico di sale, la salvia, un po' di pepe e lasciare insaporire un paio di minuti a fiamma vivace. Unire il vino e fare evaporare. Aggiungere quindi il riso e farlo tostare. Mescolare di continuo. Unire 3-4 mestoli di brodo e continuare ad aggiungere il brodo, man, mano che si assorbe. A fine cottura, spegnere il fuoco, unire il Gorgonzola ed il Parmigiano Reggiano, amalgamare bene e lasciare riposare un minuto coperto. Decorare con petali di Parmigiano Reggiano e salvia.







Cosa ne pensate del risultato? Oltre ad essere bello da vedersi, devo riconoscere che il Carnaroli del Principato di Lucedio, tiene benissimo la cottura ed ha un gusto unico, sarà compagno fedele di tante mie ricettine, insieme ad un altro ottimo riso di qualità Arborio. Vi do appuntamento prossimamente con altri sfiziosi piatti tutti da gustare.

Sabina Sirianni.


domenica 4 gennaio 2015

GLI SCATTI PIU' BELLI DEL 2014





Come mia abitudine, un riepilogo dei miei scatti piu' belli e piu' cari, di questo anno appena trascorso.
La scelta e' stata ardua, amo fotografare, ho migliaia di foto salvate nel computer, anche se non perdo
l' abitudine di far stampare le piu' belle, perche' diciamocelo, il fascino della foto su carta, rimane immutato.

Le foto mi fanno sentire viva, sono testimonianza di noi, della nostra vita, delle nostre passioni... non capisco chi non ama farsi fotografare, cosa rimarra' poi di loro tra tanti anni? Vi lascio con questa carrellata di immagini, augurandovi un 2015 ricco di tutto quello che piu' desiderate. Io gia' ce l' ho.












E con queste foto, vi lascio un abbraccio a tutti, tutte che mi seguite sempre numerosi e con il vostro affetto mi spronate a fare sempre meglio. A presto con nuovi prodotti ed aziende interessanti da presentarvi.